via Ernesto Basile 15
Il viaggiatore percorre un lungo viale a due corsie che collega il centro città con gli svincoli autostradali, costeggia la cittadella universitaria e alla fine del rettilineo, prima del capolinea degli autobus, può sostare alla stazione di servizio Eni che comprende anche una palazzina con servizio di ristoro. Sulle autostrade siciliane le aree sono poco frequenti e se il nostro viaggiatore volesse fare confronti qui avrà solo riscontri positivi. Il narratore di queste pagine ha percorso più di un milione di km in Europa e al di là dei mari e garantisce che Eni Caffè non è da meno delle più collaudate Casa di ristoro in autostrada.
Il caffè ristorante gestito dai fratelli Pipitone si distingue per l’accoglienza, il lindore, i buoni cibi.
Ampio spazio a vetri; entrando si ha un colpo d’occhio sul bancone, movimentato tra zona di somministrazione, vetrine e cassa. Due grandi aree ben distinte accolgono i clienti: una con tavoli da bar; l’altra per il ristorante, tranquilla e accogliente. Segnalo un tocco di classe con la grande foto in bianco e nero di una degustatrice di vino; particolare l’ampio armadio Amazon con gli sportelli per la ricezione dei pacchi.
I fratelli Vincenzo e Marcello Pipitone, il primo al banco e il secondo al commerciale, hanno aperto nel 2012, raggiungendo un obiettivo perseguito in trent’anni di lavoro.
La cucina è sempre aperta e si basa sulla spesa quotidiana con ricette siciliane ingentilite dal buon gusto del cuoco. Solo a titolo d’esempio segnalo gli gnocchi di patate, vari tipi di pasta con cinque o sei condimenti della casa, dalla salsiccia alla zucchina fritta, minestre di ortaggi e legumi, bistecche, pollo fritto o in tegame, insalatone, dolci di casa. Alcune etichette di vino e birra. Tavoli all’aperto nella bella stagione.
Al bar ottima proposta di caffè Lavazza, compreso il pregiato Dark Roast biologico brasiliano. Agli appassionati di caffè consiglio il Marocchino con panna e il Mokaccino con gocce di cioccolata.
Servizio di asporto anche per il ristorante, molto apprezzato dai professori della vicina Università.
Da alcuni particolari biografici dei proprietari si può meglio comprendere la buona cura e l’atmosfera del locale: Vincenzo è sempre stato appassionato di giochi (e ne troviamo alcuni sui tavoli) soprattutto i classici in legno (pensate alla Città del Sole); Marcello ha molta cura per il suo lavoro organizzativo. Sottolineo la gentilezza di entrambi, la cura nel servizio.
Il giovane cuoco Luigi Clemente, palermitano, nel 2014 ha scelto per passione la professione, dopo gli studi all’Alberghiero Pietro Piazza di corso dei Mille. All’Eni Café si è trovato bene ma a causa dei limiti causati dal confinamento, può perfezionarsi solo consultando le reti sociali. I piatti sono freschi e d’impostazione naturale, preparati in pentola al momento. Le esigenze dei clienti frettolosi suggeriscono l’ampia scelta di panini, schiacciate, toast; ottimo il pane, le farciture e giuste cotture. Tenendo conto che siamo in una stazione di servizio, che volere di più?
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