Seleziona un Itinerario

Negozi e Imprese

Seleziona un Luogo d'Arte

I bagni di Cefalà Diana

Pubblichiamo il comunicato stampa
del Soprintendente Arch. Lina Gabriella Bellanca
Soprintendenza per i Beni culturali e Ambientali di Palermo, Regione Siciliana

A Palermo, Palazzo Ajutamicristo, via Garibaldi, 41
15 ottobre 2018 ore 17,00
presentazione del volume:

I Bagni di Cefalà Diana (secoli X-XIX)
Pratiche termali d’origine islamica nella Sicilia medievale, edito dall’ Ècole Française de Rome, a cura di Alessandra Bagnera e Annliese Nef.

L'eccezionale complesso termale di Cefalà Diana, costruito su una sorgente di acqua termale e situato 30 km a sud di Palermo, non era mai stato finora oggetto di uno studio sistematico e interdisciplinare. I dati archeologici raccolti durante gli scavi effettuati negli anni 1990 e 2000 e le nuove indagini, condotte dal 2003 sotto l'egida della Ecole française de Romein collaborazione con la Soprintendenza di Palermo, hanno permesso di specificare la cronologia dei bagni e di chiarirne, per la prima volta, le relazioni con il sito in cui si trovano.

Valorizzato a partire dal X secolo nel contesto della Sicilia fatimide, esso vide la costruzione di un articolato complesso termale sotto gli emiri kalbiti (948-1040 circa). Monumentalizzati da Ruggero II d'Altavilla a metà del XII secolo, i bagni vennero poi inseriti dal XIV secolo nel contesto di un fondaco; oggetto di consistenti modifiche nel ‘700 e nell’800, essi hanno conosciuto una frequentazione ininterrotta fino al XX secolo. Le varie trasformazioni, compresa la graduale cancellazione del contesto islamico originario, riflettono i cambiamenti della società siciliana durante il Medioevo e l’età moderna, quando i bagni vennero riscoperti da parte di studiosi ed eruditi.

Il libro sintetizza le attuali conoscenze su questa testimonianza delle origini islamiche di una parte del patrimonio termale, ma anche architettonico e più ampiamente culturale, della Sicilia e getta nuova luce sulla storia medievale del Palermitano.

Interverranno: il Soprintendente Lina Bellanca, Mirella Cassarino, Alessandra Molinari e Renata Prescia. Saranno presenti i curatori del volume Alessandra Bagnera e Annliese Nef.