La Balena Bianca, attraente rivista in rete e di cultura militante pubblica riflessioni e recensione di letteratura contemporanea, cinema, libri, musica; una volta al mese anche Mappe, viaggi inediti e curiosi nelle strade del mondo.
palermilano non si è perso I Grattacieli di Milano di Graziano Tassi e si ripromette di tornarci. Ora riquadro.com prende spunto da Bucarest verso Occidente di Giacomo Proia (vedi collegamento), per stralci di storia, letteratura e ricordi familiari.
I sovrani rumeni
Carlo de Hoenzollern Sigmarigen fu proclamato re di Romania nel 1881 e regnò fino al 1914, primo di quattro sovrani della dinastia che regnò fino al 1947. Promulgò la Costituzione e condusse personalmente l’esercito nella guerra russo turca; contrastò le rivolte contadine in Valacchia nel 1988 e in Moldavia nel 1907. La famiglia, imparentata con i Bonaparte, portò la Romania sotto l’influenza della cultura francese. La raccomandazione dei Napoleone III in favore del principe Carlo pesò molto negli avvenimenti politici rumeni. Nel 1914 a Carlo successe Ferdinando Hoenzollern Sigmarigen che sposò Maria di Sassonia e regnò fino al 1927. Poi Michele I dal 1927 al 1930, Carlo II dal 1930 al 1947, ancora Michele I fino al 1947. Nel 1940 il territorio rumeno fu occupato dalle truppe russe; nel 1947 venne deposta la monarchia e proclamata la Repubblica Popolare di Romania che terminò anni dopo con l'uccisione di Ceausescu.
Le belle lettere
A cavallo di ‘800 e ‘900 fu molto vivo il dibattito culturale, poeti e scrittori parteciparono anche alla vita politica e talvolta pagarono di persona le loro idee. Michael Eminescu (1859 – 1889) condusse una vita in povertà, visse in meditazione, sognatore visionario e studioso molto impegnato. Studiò numerose lingue, la storia, le letterature tedesca e francese; ama il mondo femminile e si lascia incantare dal Nirvana e poi dall’occultismo. Melanconia, Iperione, Epistola I, alcuni dei poemi più eccelsi. Mentre la Romania si affacciava alla modernità, Eminescu seppe indicare il doppio cammino tra passato e avvenire; nel contempo sferzò duramente i politici. La nuova generazione che seguì produsse, per breve periodo, il movimento socialista e si distinse in particolare Ion Gherea (1855 – 1920) che aveva conosciuto le prigioni zariste Gherea; Costantino Stere (1865 – 1936), perseguitato dalla Russia zarista, partecipo al movimento del poporanismoe diresse la rivista Vita Romena, centro della letteratura del Paese; Stere indusse gli intellettuali a sposare e promuovere il lavoro contadino; famoso il suo articolo Il popolo nell’arte e nella letteratura. Tra i numerosi intellettuali del tempo, Nicola Iorga (1871 -1940) ebbe una straordinaria carriera giovanile, fu acuto storico dell’Europa, della vita e dell’arte popolare rumena. Valorizzò la figura del contadino, s’ispirò alla vita del villaggio, si scatenò contro le mode letterarie, contro il simbolismo malsano. La corrente si chiamò semanatorismo, mentre continuità e innovazione si confronteranno, anche violentemente, per decenni. Monarchia e valori contadini si accostarono sempre, con perpetue contraddizioni.
Fonte: Basil Munteanu - Storia della letteratura Romena Moderna, Giuseppe Laterza, Bari, 1947
Una famiglia borghese
Le foto rappresentano i ricordi di una famiglia borghese a Bucarest tra ‘800 e ‘900. Il tipografo Albert Hamburger sposò Eva Klitz (di origine polacca) all’inizio ‘900 e morì precocemente per saturnismo. Nella foto del 1909, la piccola Blueta in braccio alla mamma Eva, accanto alla sorella Helena. Nel ’25 emigrarono rispettivamente a Milano e a Lugano; condussero una vita semplice, tra cultura francese e tradizioni.
La Balena Bianca
Per gentile concessione della redazione pubblichiamo il collegamento all’articolo Bucarest verso Occidente della serie Mappe. L’autore Giacomo Proia propone uno spigliato reportage della modernità a Bucarest e alcune contraddizioni della società rumena.