Tre domande su [pure]Gold
«Accipiebam autem ut in aurum eum converterem, rubedinem, sulphuris nostri, bulliendo ipsum in aqua acuta super lentum ignem quae aqua efficiebatur rúbea, quam destillabam per alembicum, et manebat in fundo cucurbitae rubedo sulphuris pura, quam congelabam cum dicto lapide albo, ita quod efficiebatur rubeus, et parum huius modi super multum aeris proiectum efficiebat aurum purissimum.»
Tommaso d'Aquino, Trattato sulla pietra filosofale, cap. IV
Risposta 1
C'è chi crede che la leggendaria pietra filosofale, in grado di trasformare i vili metalli in oro puro, fosse un sasso dall'aspetto ambiguo prodotto attraverso oscuri procedimenti alchemici e c'è invece chi della leggenda arriva a comprendere il forte valore simbolico, dove la trasmutazione dei vili metalli in oro, non rappresenta altro che un percorso spirituale per conseguire un livello superiore di conoscenza.
Allo stesso modo, per comprendere pienamente la filosofia del concept [pure]Gold, bisogna essere in grado di osservare al di là delle più evidenti apparenze e saper distinguere tra quello che è il valore comunemente condiviso dell'oro e quello che invece gli deriva dalle sue proprietà immateriali segnatamente simboliche.
Il concept [pure]Gold non è il primo concept a utilizzare dell'oro per caratterizzare il proprio prodotto, ma è sicuramente il primo concept che dell'oro vuole sfruttare la sua inesauribile valenza simbolica che, facendo parte di un livello subliminale della nostra coscienza, è in grado di parlarci con un linguaggio sensibile riconoscibile da chiunque.
Il nome stesso del concept – con l'aggettivo (pure) incorniciato da due parentesi, prima della parola Gold, indica il suo pieno percorso esoterico. Dove l'obiettivo finale è appunto quello del raggiungimento di un livello massimo di purezza, realizzato grazie alle qualità magico-simboliche del più puro e incorruttibile tra gli elementi.
Semmai, l'unica differenza eventualmente riscontrabile tra la filosofia del concept [pure]Gold e le simbologie magico-spirituali dell'oro è un approccio assolutamente profano ma, forse proprio per questo, non meno efficace o entusiasmante.
Risposta 2
Il fine empirico del concept [pure]Gold è quello di arrivare a creare un luogo estremamente originale e raffinato che, grazie alle qualità sublimi dell'oro, mantenendo intatte l'efficienza e la produttività del servizio da svolgersi, sappia generare un'atmosfera altrettanto sublime, che possa trasmettere agli ospiti come al personale che vi lavora, sensazioni subliminali massimamente piacevoli. Tali, in effetti, a quelle che si possono provare alzando gli occhi sulla volta di una cattedrale medievale o ammirando una Madonna dipinta dal Beato Angelico.
Per riuscire ad ottenere un tale risultato è necessario che l'oro funga da catalizzatore, trasferendo le sue virtù a tutte le componenti dell'ambiente in cui il concept verrà messo in essere. Questa transmutazione – in grado di trasferire l'idea che muove il concept in un prodotto che sia consumabile, è effettivamente la parte più complessa nella realizzazione di questo progetto. E, non possedendo al momento di una diretta esperienza nella sua realizzazione finale e sulla sua effettiva validità, non mi è possibile poter descrivere dettagliatamente il processo necessario per ottenerla.
Di sicuro il processo di transmutazione dovrà essere ampiamente studiato preventivamente a livello progettuale e, perché risulti veramente efficace, dovrà prendere in considerazione anche i più minuti dettagli.
Fortunatamente il progetto [pure]Gold può già contare sulla compartecipazione di un gruppo di professionisti, del quale sono estremamente orgoglioso. Considerando le qualità in loro possesso, la sensibilità e la disponibilità che fino ad oggi mi hanno dimostrato, aiutandomi concretamente nello sviluppo del bagaglio tecnico del nostro progetto.
Risposta 3
Francamente non ho mai pensato che potesse esserci una città o un'area ideale dove sviluppare il concept [pure]Gold.
Sicuramente, considerate le caratteristiche del concept, è molto più probabile che le prime messe in opera possano avvenire in quelle aree o città dove è già presente un turismo di alto livello. Ma che tali aree debbano essere per forza continentali non è affatto scontato.
Molto dipenderà da come tali aree risponderanno alla fine di questa crisi.
I paesi che non ne usciranno con le ossa rotte e che sapranno riavviare l'economia fornendo piani di investimento mirati al settore turistico, saranno automaticamente i luoghi principali dove poter pensare di realizzare il primo bar [pure]Gold.
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