Ampia vista sul centro cittadino, dal Teatro Politeama ai terrazzi moderni fioriti.
Dalla vetrata della sala sembra di poter toccare con mano la cupola del teatro Politeama Giuseppe Garibaldi, circolare, abbellito da due piani di colonnato. Risale alla seconda metà dell'Ottocento e si nota per le linee architettoniche neopompeiane e gli addobbi monumentali. Al centro, sopra la porta monumentale, una stele marmorea e la maestosa quadriga di bronzo dell'artista Mario Rutelli, nonno dell'omonimo politico dei nostri tempi.
Guardando dall'alto la cupola, non si immaginerebbe che il teatro possa ospitare 4000 persone.
L'urbanistica del centro di Palermo ricorda un generale che abbia perso i contatti con le sue truppe.
Dal nostro punto di osservazione privilegiato, infatti, vediamo palazzi che datano dall'Ottocento ai nostri giorni, compreso il grattacielo di piazzale Ungheria. Ma sappiamo che nelle zone adiacenti si possono apprezzare edifici risalenti anche al Trecento.
Uno sguardo sui balconi dei palazzi vicini, spesso trasformati in giardini antesignani dei “giardini verticali”, ci ricorda l'amore dei Palermitani per le piante.