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La vastità della piana del Tevere contornata dalle colline è ben in vista in alcune opere del pittore e ricorda la sua Sabina, in particolare l’atmosfera del borgo natio di Stimigliano, dove è ancora il suo studio.
Dopo l’esordio con la pittura astratta, il professor Mario Bagordo (nella foto) si trovò a dover rispondere alla crisi degli anni Ottanta e scelse, un po’ controcorrente, la tecnica dell’acquerello.
La delicata interpretazione personale nel rappresentare i momenti e le opere d’arte della città, oltre a nature morte e corpi femminili, gli ha valso entusiastiche recensioni dalla critica artistica, basti segnalare Duccio Trombadori.
Tra le sue opere più significative si segnala l’incisione in acquaforte della chiesa di Sant’Eligio degli Orefici, un progetto di Raffaello.
Aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
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Galleria Bagordo
via Dante, Cap 02040 Stimigliano Sabino - (RI) tel: 06 5895122 – 3391058079 sito web scrivici |
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