Giorgio Pegoli ricorda la curiosa storia della sua prima macchina fotografica.
Gli fu regalata da una famiglia di contadini che l’aveva ricevuta dai polacchi dell’esercito Alleato. I paesani che andavano a Ancona gli portavano le pellicole e le pagava con l’aiuto della mamma.
Il fotografo Radicchi, arrivato con gli Alleati, rimase a Senigallia anche dopo il passaggio del fronte e aprì uno studio dove Giorgio imparò un po' il mestiere.
Era attratto dalla camera oscura, dalla magia della creatività.
Un paio di volte alla settimana andava a piedi da Montignano a Marzocca, poi in treno fino a Senigallia.

La tecnica lo interessa molto e, pur non avendo mai frequentato una scuola di fotografia, impara grazie a un forte stimolo alla conoscenza. Oggi dopo 35 anni di lavoro, usa ancora le macchine fotografiche manuali che gli consentono tutto e non l’hanno mai deluso.

In quegli anni girava le campagne, fotografava momenti della vita dei campi come la battitura, andava alle feste paesane. Stava in mezzo alla gente comune e documentava le processioni, la Messa, la festa di Pasqua, la visita ai nonni, momenti di vita sociale che tendono a scomparire. Ancora vivo il ricordo della gita con il calesse dalla casa di Montignano alle saline di Senigallia percorrendo la storica strada della Torre; ancor oggi percorrendola in auto ricorda il vetturino Settimio Rossini di Montignano.

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Gli anni della gioventù

Giorgio Pegoli

Gli anni della gioventù Senigallia - (AN)

Giorgio Pegoli Via Carducci 11, CAP 60019 Senigallia (AN) tel: 071 64440 fax: 071 64440

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