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Solo un padre

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E’ bellissima la Torino del vecchio regno sabaudo, con i suoi viali alberati, le sue case d’epoca e i suoi prati verdi. E’ qui che abita Carlo, un trentenne dermatologo appartenente alla buona borghesia rimasto vedovo con una bambina di dieci mesi, Sofia, dopo la tragica morte avvenuta durante il parto della moglie Melissa, sua collega nello studio medico dove lavora.

Luca tenta di condurre una vita normale accudendo con amore la figlioletta e proseguendo una carriera professionale ben avviata, circondato dall’affetto dei genitori e da quello di Giorgio, Oscar ed Eleonora, amici fedeli che lo riempiono d’attenzioni.
Nessuno sa però che Carlo nasconde dentro di se un segreto inconfessabile.

Nemmeno le continue avances di Caterina, un’altra amica bella e fascinosa che vorrebbe sedurlo, lo distraggono dai suoi tormenti e dalla sua comprensibile depressione.

Una mattina, mentre corre in strada per mantenersi in forma, conosce Camille, una dolce e simpatica ragazza francese giunta in Italia per una borsa di studio in psicologia. Solare e appassionata, la giovane si dimostra da subito una baby sitter tenera ed efficiente con Sofia. Carlo, padre inesperto ed apprensivo, avverte accanto a lei di sentirsi più tranquillo e rilassato.
La sua esistenza sembra finalmente prendere la piega giusta.

Grazie alla sensibilità della ragazza, il giovane medico troverà il coraggio di confessare apertamente il suo segreto davanti alle persone più care riunite per festeggiare il primo compleanno di Sofia, liberandosi così di quel peso nell’anima che gli impedisce di affrontare con serenità il suo avvenire, che potrà forse essere condiviso con Camille.

Il film diretto da Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo, L’uomo perfetto, Amore, bugie e calcetto) è tratto dal romanzo Le avventure di un ragazzo padre, scritto dall’australiano Nick Earls e sceneggiato ottimamente da Giulia Calenda e Maddalena Ravagli.

Un convincente e garbato Luca Argentero (A casa nostra, Saturno contro, Lezioni di cioccolato), attore tra i più interessanti del nostro cinema, è il protagonista Carlo, affiancato dai validi comprimari, Diane Fleri, l’intensa Camille ( attrice francese già messasi in luce con Mio fratello è figlio unico e Come te nessuno mai); Fabio Troiano, l’amico e collega Giorgio; Claudia Pandolfi, la moglie Melissa e Anna Foglietta, la spasimante Caterina.

Luca Lucini, il regista, ci mostra con delicatezza una condizione umana e psicologica inconsueta sui nostri schermi, “in un film che non è né una commedia né un dramma – come afferma lo stesso Luca Argentero - ma una storia molto sincera, popolata di persone assolutamente reali”.

Solo un padre rappresenta quindi una nuova conferma del ritrovato smalto del cinema italiano, oggi sempre più in grado di affrontare temi ed argomenti importanti della nostra vita sui quali riflettere con pacatezza e con serietà. Non è questo in fin dei conti il compito della cultura, dell’arte e del cinema?

2008. Italia. Regia di Luca Lucini. Con Luca Argentero, Diane Fleri, Fabio Troiano, Anna Foglietta, Claudia Pandolfi.


Pierfranco Bianchetti
 
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