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SHOAH
IL CINEMA E L’OLOCAUSTO

  INDICE DELLE RUBRICHE
Rassegna cinematografica
a cura di Pierfranco Bianchetti
Sala Conferenze del Museo di Storia Contemporanea
Milano via Sant’Andrea 6
- Martedì 27 gennaio
dalle ore 11,00 alle ore 20,30 - Ingresso libero


ore 11,00
Senza destino – Fateless
Ungheria, Germania, Gran Bretagna, 2006, 130’
regia di Lajos Koltai
con Marcell Nagy, Aron Dimény, Andràs M. Kecskés


Un ragazzino ungherese ebreo, il quattordicenne Gyuri Koves, scampato miracolosamente alla morte dopo essere stato rinchiuso per anni in un campo di concentramento, rientra alla fine della guerra nella sua città, Budapest, camminando per le strade con indosso ancora l’uniforme a strisce di detenuto.

Egli, che deve fare i conti con un futuro incerto, avverte l’ostilità della gente, degli amici e dei vicini di casa, che lo spingono a dimenticare il suo terribile passato, la sua spaventosa esperienza di vita. Da un romanzo di Imre Kertész, vincitore del premio Nobel per la Letteratura 2002.

ore 14,00
Train de vie - Un treno per vivere
Francia, Belgio, Romania, Germania, 1998, 103’
regia di Radu Mihaileanu
con Rufus, Lionel Abelanski, Agathe de la Fontaine


Nel 1941 gli abitanti di un villaggio d’ebrei in Romania stanno per essere colpiti dalla furia nazista e decidono di organizzare un falso treno di deportati scortati da finti soldati tedeschi per fuggire verso il confine con l’Urss, verso la salvezza.

Un’impresa giudicata folle da molti, ma che alla fine rappresenta l’unica strada percorribile per evitare di essere annientati. Il convoglio e i suoi occupanti durante questo singolare viaggio vivranno una serie di disavventure ora drammatiche ora comiche, caratterizzate dal tipico umorismo yiddish e da un’allegra volontà di vita.

ore 16,00
Monsieur Batignole
Francia, 2002, 100’
regia di Gérard Jugnot
con Gérard Jugnot, Jules Sitruk, Michèle Garcia
Nella Parigi del 1942, Edmond Batignole, un salumaio all’apparenza avido e privo di generosità, dopo aver assistito alla deportazione di una famiglia di ebrei denunciati da un collaborazionista che sposerà presto sua figlia, si prende cura del piccolo Simon, l’unico sfuggito per puro caso all’arresto aiutandolo a raggiungere la Svizzera insieme a due cuginette e sottraendolo così ad un destino drammatico.

Il film, grande successo in Francia, affronta il tema dell’Olocausto da un versante inedito: la presa di coscienza e la rinuncia all’indifferenza da parte della cosiddetta maggioranza silenziosa, la piccola borghesia bottegaia generalmente poco sensibile alla tragedia vissuta dalla popolazione di origine ebraica.

ore 18,00
Il pianista
Polonia, 2002, 148’
regia di Roman Polanski
con Adrien Brody, Thomas Krestchmann, Frank Finlay, Maureen Lipman

Il giovane e promettente pianista della radio polacca Wladyslaw Szpilman allo scoppio della seconda guerra mondiale è travolto, come tutti i membri della sua famiglia, dalla persecuzione nazista nel ghetto di Varsavia.

Tra mille difficoltà l’artista tenta di sopravvivere tra le macerie del quartiere ebraico devastato dalla furia delle truppe d’occupazione, lottando contro il freddo, la fame e soprattutto contro la determinazione del Terzo Reich impegnato implacabilmente nella caccia ai superstiti.

In attesa dell’arrivo dell’Armata Rossa, Wladyslaw dovrà la sua salvezza alla passione per la musica di un ufficiale tedesco pianista dilettante, che lo aiuterà dopo averlo ascoltato suonare tra le rovine di una casa nella quale ha trovato rifugio.

Il regista Roman Polanski ripercorre con il film la sua storia di bambino sfuggito dal ghetto di Varsavia, grazie all’aiuto di un contadino che lo nascose in una fattoria.

Pierfranco Bianchetti
 
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