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Lasciami entrare

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Il cielo bianco, la neve candida che cade soffice, il silenzio e la solitudine profonda dell’affascinante nord di un sobborgo di Stoccolma in Svezia, sono il mondo nel quale vive Oskar, un dodicenne biondo, timido, ansioso, non molto amato dai suoi genitori e vittima, come tutti i ragazzi fragili, del bullismo violento dei suoi compagni di scuola al quale non riesce ad opporsi. In mezzo al gelo del cortile di casa sua e con la tristezza nell’anima, Oskar una sera di febbraio conosce la coetanea Eli, pallida vicina di casa appena trasferitasi, che emana uno strano odore, che non soffre il freddo e che esce solo di notte per poi scomparire all’improvviso nel buio quasi per magia.



Ben presto nella zona sono scoperti efferati omicidi. Un uomo è trovato appeso ad un albero; un altro congelato nel lago; una donna è aggredita e morsa sul collo. Il comune movente dei tre fatti sembra essere la ricerca di sangue. Oskar, affascinato dalle storie di vampiri alimentate dalla sua fantasia d’adolescente inquieto, comincia a sospettare l’uomo solitario e di poche parole che abita nell’appartamento accanto, il padre della sua misteriosa amica. Questo non diminuisce, però il suo affetto per lei, che anzi si fa ancora più forte, quando verrà alla luce la verità: Eli è una vampiretta costretta per l’eternità nel corpo di una dodicenne, che tenta invano di sottrarsi alla sua alimentazione forzata mangiando un biscotto vomitato immediatamente. L’incontro tra i due ragazzini emarginati sarà determinante per cambiare le loro esistenze. Insieme sapranno affrontare con coraggio il futuro in un finale davvero poetico…



Rivelazione del nuovo cinema scandinavo, Lasciami entrare, diretto da Tomas Alfredson ha riscosso gran successo negli Usa al Tribeca Film Festival di New York di Robert De Niro, ottenendo il Premio del pubblico e un suo remake è già in preparazione a Hollywood; il film ha incontrato l’entusiasmo degli spettatori anche al Torino Film Festival.



Tratto dall’omonimo bestseller internazionale di John Ajvide Lindqvist, il film è ambientato nel 1982. “La Svezia di allora - racconta il regista - ancora sotto l’influenza dell’Urss di Breznev, era un paese molto più cupo e depresso di oggi. La gente era diffidente e di poche parole. Si viveva nel proprio egoismo senza calore umano né voglia di comunicare. E io volevo riproporre quell’atmosfera carica di silenzi, nella quale, però sboccerà un tenero rapporto sentimentale tra due adolescenti così poco fortunati, a dimostrazione che l’amore può sconfiggere l’oscurità”.



La crepuscolare e commovente pellicola di Alfredson colpisce per alcune sequenze d’agghiacciante suggestione e d’originale realizzazione, come l’aggressione di Oskar nella piscina della scuola a opera della solita banda di bulli, che subiranno la furia omicida di Eli e contemporaneamente mostra una collettività apparentemente linda e pulita sotto la coltre di neve depositata sulle strade e sui condomini dai doppi vetri, dove però anche i sentimenti umani sono gelidi, così come le tristi e solitarie serate trascorse al bar del quartiere dai vicini di casa di Oskar e Eli.






2008. Svezia. Regia di Tomas Alfredson.


Kare Hedebrant, Lina Leandersson, Per Ragnar, Henrik Dahl.








Pierfranco Bianchetti



 
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