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Defiance – I giorni del coraggio

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Si respira un profumo intenso tra i boschi della Bielorussia, dove si svolge la storia incredibile, ma vera del film diretto da Edward Zwick, che vede protagonisti tre fratelli, Tuvia, Zus e Asael Bielski, abitanti nel borgo di Stankevich, all’epoca sotto il controllo dell’Unione Sovietica, sfuggiti nel 1941 alla persecuzione e ai massacri perpetrati dai nazisti contro la comunità ebraica dell’Europa Orientale.

Essi guidarono una rivolta armata nella fitta boscaglia dell’entroterra polacco, in quei luoghi frequentati fin dall’infanzia, formando insieme con altri combattenti, tra i quali anche vecchi, donne e bambini, una brigata partigiana rimasta leggendaria.

Una vicenda venuta alla luce solamente nel 1987 dopo la morte di Tuvia, il maggiore della famiglia Bielski, trasferitosi nel dopoguerra prima in Israele e poi a New York, dove visse una tranquilla e comune vita americana come tassista, insieme al fratello Zus di professione camionista. I due non raccontarono mai nulla, neanche ai figli, del loro eroico e tragico passato vissuto nella foresta del borgo di Nabiloki.

Solo nel 1993 Nechama Tec, un’insegnante di sociologia all’Università di Stamford nel Connecticut, con il suo libro Defiance: The Bielski Partisan (Gli ebrei che sfidarono Hitler) ha ricostruito questa storia d’abnegazione e forza morale vincendo anche un premio letterario.


I fratelli Bielski, dotati di un’imponente fisicità e di grande carisma, erano noti come ribelli e refrattari a qualsiasi tipo d’autorità. Quando nel giugno 1941 i nazisti invadono la regione, i tre si nascondono nei boschi per non essere annientanti dalle SS già sulle loro tracce. Qui, nonostante i disagi di una faticosa vita all’aria aperta, che con l’avvicinarsi dell’inverno diventa sempre più dura, improvvisano una formazione di partigiani pronti a combattere l’occupazione nazista fino alla fine.

Ben presto nella loro comunità trovano rifugio molte famiglie provenienti dai ghetti ebraici devastati dalla furia del Terzo Reich. Il gruppo con il passare dei mesi e degli anni riesce a edificare un villaggio tra gli alberi del borgo di Nabiloki, fornito di rifugi sotterranei denominati zymlyankas, ma anche di un ospedale da campo, di un mulino, di un negozio di ferramenta, di un panificio, di bagni pubblici e perfino di un teatro e di una sinagoga. Ben nascosta dalla vegetazione, la brigata nella quale vivono uomini e donne d’ogni estrazione sociale, dal medico all’avvocato, dal carpentiere all’agricoltore, compie numerosi assalti contro le truppe tedesche costringendo gli alti comandi ad impiegare, per tentare di distruggerla, numerosi reparti anche corazzati con il sostegno determinante dell’aviazione.

Edward Zwick, già autore di Blood Diamond – Diamanti di sangue; Glory – Uomini di gloria, dirige questo film avvincente, scegliendo come protagonista principale Daniel Craig, l’attore inglese di grande successo, il James Bond attualmente in carica, che presta il suo volto di eroe fragile ma indomito e il suo sguardo intenso a Tuvia Bielski, colui che guida la sua gente contro la prepotenza nazista.

2009. Usa. Regia di Edward Zwick.
Con Daniel Craig, Liev Schreibher, Jamie Bell.

Pierfranco Bianchetti
 
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