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The Reader – A voce alta

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Germania 1955. In una città dell’Ovest in piena ricostruzione post bellica , Michael Berguno studente liceale quindicenne, vaga per le strade sotto una pioggia battente in preda a un forte malessere. Entrato nell’androne di uno stabile fatiscente è subito soccorso da Hanna Schmitz, un’affascinante trentaseienne di professione bigliettaia sui tram cittadini, che lo aiuta a raggiungere casa sua.

Dopo tre mesi di cure, il ragazzo guarisce dalla scarlattina che lo aveva colpito e ritorna con un mazzo di fiori nell’appartamento della donna per ringraziarla. Hanna, sbrigativa e scontrosa (lo chiama ragazzo), lo seduce dando inizio così a una relazione anomala per la differenza d’età, ma sensualmente appagante per entrambi. Michael, tra un amplesso e l’altro, legge alla sua attenta compagna testi classici come l’Odissea e La signora con il cagnolino di Cechov.

Un giorno però lei scompare lasciandolo nella disperazione. Dopo undici anni Michael studente alla facoltà di legge si reca in tribunale, accompagnato da un suo insegnante e da altri suoi compagni di corso, per assistere ad un processo per crimini di guerra nazisti, che vede imputate cinque donne ex SS di un campo d’internamento femminile, tra le quali riconosce Hanna. Nel corso del dibattimento processuale, la sua ex amante confessa con lucidità le sue colpe (l’accusa è di aver lasciato bruciare trecento prigioniere ebree in una chiesa incendiata da un bombardamento alleato) dimostrando, però una totale insensibilità per le detenute alle quali, nel suo ruolo d’inflessibile kapò, aveva procurato tante sofferenze. Michael, sconvolto e turbato, scopre la vera e sola preoccupazione di Hanna di fronte alla legge. Non vuole che sia svelato il suo segreto: è analfabeta.

Passano ancora diversi anni e a Berlino l’ormai affermato avvocato Michael Berg decide di prendersi cura di lei incidendo su nastro la lettura di vari romanzi e libri che poi fa recapitare alla prigione. Un conforto per la detenuta e un modo per imparare finalmente a leggere e a scrivere. La fine pena è ormai a portata di mano, ma il destino le sarà ancora una volta ostile …

Tratto dal romanzo del tedesco Bernhard Schlink, A voce alta, il film, una dolorosa rappresentazione delle generazioni tedesche responsabili e non della follia nazista, è sceneggiato con bravura da David Hare (The Hours) e diretto con eleganza da Stephen Daldry. I veri artefici di questo progetto nel quale hanno creduto molto, sono stati però i produttori, Anthony Minghella e Sydney Pollack, più noti come grandi registi, purtroppo scomparsi lo scorso anno. The reader - A voce alta è una pellicola originale e sconvolgente, che fa riflettere sulla tragedia vissuta dalla Germania e dall’Europa travolte dal nazismo e poi da un difficile percorso di riabilitazione civile e morale. Il film sa però anche raccontarci con sobrietà e buon gusto una tenera e sofferta storia d’amore, come dimostra la sequenza della seduzione del giovane Michael a opera di Hanna, che è davvero d’antologia.

Kate Winslet nel ruolo di Hanna Schmitz è perfetta e giustamente è stata premiata recentemente con l’Oscar per la migliore interpretazione femminile. Al suo fianco l’ottimo e dolente Ralph Fiennes nei panni di Michael adulto, mentre il diciottenne David Kross, attore tedesco di belle speranze, nel ruolo di Berg studente, è una vera rivelazione.

Usa/ Germania. 2008. Regia di Stephen Daldry.
Con Kate Winslet, Ralph Fiennes, David Kross, Lena Olin, Bruno Ganz.


Pierfranco Bianchetti
 
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