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Nemico pubblico n. 1 – L’istinto di morte (Parte 1)

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La sua carriera criminale è iniziata nel 1959 durante la guerra d’Algeria. Con la divisa dell’esercito francese, Jacques Mesrine, si distingue per la sua violenza e per le spietate esecuzioni di patrioti algerini che lottano per l’indipendenza della loro terra. Tornato a casa, a Parigi, il giovane, pur proveniente da una famiglia per bene, si fa subito strada nel mondo della mala come delinquente senza scrupoli, picchiatore, killer spietato e rapinatore audace e temerario. Vincent Cassel presta il suo volto espressivo al gangster più feroce della storia francese contemporanea, che nel novembre del 1979 sarà giustiziato per strada nella capitale francese da un reparto speciale della polizia creato appositamente per eliminarlo.

Con Nemico pubblico n. 1 – L’istinto di morte (Parte 1), Jean- Francois Richet firma un’opera accattivante, ma molto discussa sulla figura del balordo Mesrine divisa in due parti (la seconda in uscita ad aprile), tratta dal romanzo autobiografico scritto in carcere, L’instinct de mort. Affidandosi all’esperienza del trucido Guido (un Gérard Depardieu luciferino), boss della criminalità locale, che lo guida nei colpi e nelle esecuzioni di rivali e concorrenti sgraditi, egli trova anche il tempo per un’apparente vita privata felice, sposando in Spagna Sofia, una bella ragazza dalla quale avrà due figli, che, però poi lo lascia non sopportando più la sua vita da bandito senza tregua.

Il nostro irrefrenabile gangster ripara così in Canada, dove fa coppia fissa con Jeanne Schneider, una donna sexy ed intelligente, ma priva di qualsiasi moralità. I nuovi Bonnie e Clyde degli anni Settanta sono assunti da un anziano e invalido signore benestante che abita in una grande villa. Poco dopo lo sequestrano e lo picchiano selvaggiamente, ma sono arrestati dalla polizia e condannati da un tribunale canadese. Richiuso in un carcere di massima sicurezza, è sottoposto dai suoi carcerieri ad un trattamento disumano e sadico, che non gli impedisce, duro com’è, di fuggire insieme con un collega galeotto, Francois, militante o presunto tale per l’indipendenza del Quebec, mettendo in atto una spettacolare evasione rocambolesca.

Non ancora appagato dalla sua ferocia il bandito parigino quindici giorni dopo sempre insieme a Francois tenta di liberare i compagni di prigione rimasti dietro le sbarre, sparando e lanciando bombe contro le guardie carcerarie. Feriti seriamente i due riescono però a scappare non prima di aver freddato in un bosco anche due poveri gendarmi forestali (questa volta se ci prendono, ci impiccano” – mormora Mesrine a Francois). Il seguito alla prossima puntata …

Sostenuto da un ritmo incalzante, Nemico pubblico n. 1 – L’istinto di morte, è un film avvincente capace di iniettare adrenalina allo spettatore, soprattutto per la grinta e per l’interpretazione di Vincent Cassel, attore dalle grandi tradizioni familiari (suo padre era Jean- Pierre Cassel).
Una pellicola controversa però che ha fatto storcere il naso in Francia ad una parte della critica e dell’opinione pubblica perplessa da un’operazione che rischia di apparire ambigua: un assassino, pur dotato di una forte personalità e di una spiccata capacità di comunicazione, può essere trasformato in un eroe romantico e trasgressivo e diventare quindi una sorta di mito cui guardare quasi con ammirazione? Un dilemma che la seconda parte, L’ora della fuga, potrà probabilmente svelare.

2009. Francia. Regia di Jean – Francois Richet.
Con Vincent Cassel, Cecile De France, Gérard Depardieu, Elena Anaya.


Pierfranco Bianchetti

 
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