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TEMPO DI NATALE

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Per festeggiare il Natale, il critico milanese Pierfranco Bianchetti ci propone un’ideale rassegna cinematografica, frutto di un viaggio a ritroso nella storia della decima musa .

Era una gioia per un bambino svegliarsi il giorno di Natale sapendo che Gesù Bambino (il Babbo Natale degli anni Cinquanta e Sessanta) era passato durante la notte per lasciare i suoi doni a noi ragazzi buoni! Il Natale era anche legato indissolubilmente al profumo di ravioli, all’arrosto con patate e naturalmente al panettone di fine pasto. Il bello per noi bambini arrivava però nel pomeriggio, quando in comitiva ci si recava al cinematografo di zona per gustare con grande gioia il film di Natale! Un nuovo profumo invadeva le nostre narici nell’atrio del locale. Era l’odore del pop corn mischiato a quello inconfondibile delle pesanti tende di velluto rosso che precedevano l’ingresso in sala. Poi l’arrivo del buio anticipava le prime emozionanti immagini sullo schermo ...

Questo senso di beatitudine e di rilassamento di fatto entrava in contrasto, cartoni animati e musical a parte, con quanto proposto dal cinema di quegli anni, che molto spesso rappresentava il 25 dicembre intriso di una certa malinconia e di una diffusa tristezza. Negli anni Cinquanta poco dopo la fine della guerra, il White Christmas è ancora condizionato dai ricordi della trincea, del filo spinato, del freddo pungente patito dai soldati al fronte o dalla cupa atmosfera dei campi di concentramento nei quali proprio il giorno più bello dell’anno è vissuto come il momento di maggiore nostalgia per la famiglia lontana. In Natale al campo 119, 1947, di Pietro Francisci in un accampamento d’internati militari italiani in California nel 1946, la natività di Gesù è trascorsa tra canti e tanti ricordi della vita civile in attesa della liberazione e del ritorno a casa.

La trincea, il filo spinato, il freddo pungente, i soldati infagottati nelle loro divise invernali e ancora il campo di concentramento con le baracche poco riscaldate e una gran nostalgia di casa, costituiscono spesso il tipico sfondo di molti film di guerra ambientati nel giorno di Natale, quando la voglia di una vita serena vissuta nel calore della famiglia si fa sempre più necessaria.

Reduci di guerra sono i protagonisti di Bianco Natale, 1954 di Michael Curtiz con Bing Crosby e Danny Kaye, artisti di varietà, che lasciata la divisa raggiungono una piccola pensione di montagna nel Vermont per risollevare le sorti dell’albergo gestito da un loro ex superiore. Splendide le canzoni scritte appositamente da Irvin Berlin tra le quali ovviamente spicca l’immortale White Christmas campione d’incassi in tutto il mondo.

Ed ancora il Natale è al centro d’innumerevoli altri film. Tra i classici, Il miracolo della 34° Strada, 1947 di George Seaton; la favola più favola di tutte le favole, La vita è meravigliosa, 1946 di Frank Capra, con James Stewart travolto dai debiti e salvato dal suo angelo custode prima di gettarsi da un ponte.

Come non ricordare ancora L’appartamento, 1960, di nuovo per la regia di Billy Wilder; In nome di Dio, 1948 di John Ford; Il ferroviere, 1956 di Pietro Germi, storia di un povero macchinista in disgrazia, a cui il destino è pronto a giocare nuovamente un brutto scherzo alla fine di un sereno pranzo natalizio.
Impossibile escludere dal nostro elenco il bellissimo Fanny e Alexander di Ingmar Bergman e una recente pellicola del 2005 diretta da Christian Carion.
Si tratta di Joyeux Noel – Una verità dimenticata dalla storia; un episodio commovente della prima guerra mondiale realmente accaduto ad Artois nelle trincee innevate. Qui complice il clima di festa del Natale 1914, almeno per alcune ore soldati francesi, scozzesi e prussiani fraternizzarono contro il volere degli alti comandi militari.

Per gli appassionati seguono alcune recensioni

STALAG 17
di Billy Wilder
con William Holden, Don Taylor, Otto Preminger
Usa, 1953, bianco e nero, 120 min.

In una baracca di un campo di concentramento tedesco i militari alleati vivono il giorno di Natale preoccupati della presenza tra loro di una spia. Sospettato principale è il disinvolto Sefton, un prigioniero che si arrangia trafficando anche con le guardie.


NATALE AL CAMPO 119
di Pietro Francisci
con Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo, Massimo Girotti

Italia, 1947, bianco e nero, 85 min.
La guerra è finita, ma in un campo d’internamento di militari italiani in California, il giorno di Natale è un momento triste, che si cerca di passare il più serenamente possibile con canti e tanti ricordi della vita civile così lontana, in attesa di ricevere la notizia della liberazione e del ritorno a casa.

IL FERROVIERE
di Pietro Germi
con Pietro Germi, Luisa Della Noce, Saro Urzì, Edoardo Nevola
Italia, 1956, bianco e nero, 114 min.

Andrea, un macchinista delle ferrovie negli anni Cinquanta deve affrontare tante difficoltà nel lavoro, dopo un incidente con il treno da lui guidato e molti problemi familiari, causati dalle brutte frequentazioni di suo figlio Marcello e della fine del matrimonio di sua figlia Giulia. Finalmente il giorno di Natale tutto sembra ricomporsi serenamente, ma il destino è in agguato ….


BIANCO NATALE
di Michael Curtiz
Con Bing Crosby, Danny Kaye, Vera Ellen, Dean Jagger
Usa, 1954, colore, 120 min.

Due reduci della seconda guerra mondiale, artisti di varietà, arrivano in un piccolo albergo nelle montagne del Vermont di proprietà del loro vecchio comandante, un generale in pensione, per esibirsi in uno spettacolo musicale natalizio, organizzato allo scopo di attirare numerosi clienti. Irving Berlin è l’autore delle belle musiche tra le quali White Christmas, cantata da Bing Crosby, campione d’incassi nel 1954 sul mercato nordamericano.

LA VITA E’ MERAVIGLIOSA
di Frank Capra
con James Stewart, Donna Reed, Lionel Barrymore, Thomas Mitchell
Usa, 1946, bianco e nero, 120 min.

George Bailey, un uomo generoso ma travolto dalle difficoltà economiche, durante la notte di Natale decide di gettarsi da un ponte. E’ salvato dall’angelo Clarence che gli mostra quanto è importante la sua esistenza per gli abitanti della piccola cittadina nella quale abita. Un inno all’ottimismo diventato da sempre il classico film di Natale.


JOYEUX NOEL UNA VERITA’ DIMENTICATA DALLA STORIA
di Christian Carion
con Diane Kruger, Guillaume Canet, Benno Furmann, Gary Lewis
Francia, 2005, colore, 113 min.

È la vigilia di Natale del 1914 ad Artois nelle trincee della prima guerra mondiale. Complice il clima di festa, soldati francesi e scozzesi fraternizzano spontaneamente con le truppe prussiane. Nonostante il freddo e la neve, si stappano bottiglie di campagne al suono delle cornamuse scozzesi. Un soldato, celebre tenore tedesco, improvvisa un recital. Una messa al campo e una partita di calcio completeranno questo magico momento di pace. Ispirato ad una storia realmente accaduta .

Pierfranco Bianchetti
 
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