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La signora senza camelie DVD

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È una strana vicenda quella di La signora senza camelie, diretto da Michelangelo Antonioni nel 1953, quando era ancora lontano dall’essere osannato in tutto il mondo come uno dei maestri del cinema italiano, l’inventore dell’incomunicabilità dei sentimenti nella società borghese neocapitalista raccontata in pellicole celebri come La Notte; L’eclisse; Deserto rosso.

Il regista ferrarese dopo un ottimo apprendistato come documentarista (Gente del Po; Nettezza urbana) e come sceneggiatore e aiuto regista, realizza il suo primo lungometraggio, Cronaca di un amore, 1950, seguito da I vinti, 1952.

L’ anno successivo gira La signora senza camelie, un film che doveva inizialmente essere interpretato da Gina Lollobrigida, ma poi rifiutato dall’attrice, non ancora famosissima, ma già rappresentante di un certo divismo fisico.

L’ analisi della solitudine esistenziale della donna nella società italiana che si sta costruendo in quegli anni, si amalgama con la polemica nei confronti del cinismo e affarismo imperanti nell’industria cinematografica.

Il film, infatti, racconta la storia di Clara Manni, una bell’ex commessa milanese, diventata in breve tempo una divetta del cinema popolare, corteggiata insistentemente da Gianni Franchi, un produttore.

Riluttante, alla fine la donna accetta di sposarlo soprattutto per l’ambizione di lavorare finalmente in produzioni di più alto livello culturale. Convince così il marito a realizzare un film su Giovanna D’Arco, che, però si rivelerà un fiasco commerciale clamoroso.

Per aiutarlo a risollevarsi finanziariamente, Clara, invaghitasi nel frattempo di Nardo Rusconi, un affascinante e vanesio diplomatico di carriera, accetta di girare una pellicola mediocre, ma di sicuro successo al botteghino propostale dall’amico Ercolino Bona.

Amara riflessione sul mondo del cinema degli anni Cinquanta, anticipa di dodici anni un altro graffiante ritratto del mondo di Cinecittà, Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli con Stefania Sandrelli, La signora delle camelie, anche se giudicata a suo tempo da una parte della critica cinematografica squilibrata tra contenuto e ricerca formale, si conferma ancora oggi un’opera interessante ed originale interpretata dalla bellissima Lucia Bosé.

Al suo fianco uno stuolo d’attori di razza: Gino Cervi (il produttore Bona), Andrea Checchi (Gianni, il marito di Clara), Alain Cuny ( Lodi, un suo affezionato collega e confidente) e Ivan Desy (l’amante Nardo).

Memorabili le scenografie a cura di Gianni Polidori ( in particolare il Palazzo del Cinema al Lido di Venezia sotto la pioggia) e la bella fotografia in bianco e nero di Enzo Serafin.

1953. Italia/ Francia. Regia di Michelangelo Antonioni
Con Lucia Bosé, Gino Cervi, Andrea Checchi, Alain Cuny, Ivan Desny.
Medusa Video

Pierfranco Bianchetti

 
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