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Tempo di guerra, tempo d’amore

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The Americanization of Emily di A. Hiller Anniversario a 50 anni dall’uscita nelle sale italiane di questa pellicola bellissima con James Garner e Julie Andrews; lui è un ufficiale della Marina Americana a Londra prima dello sbarco in Normandia; si occupa di rendere la vita piacevole ai suoi superiori fornendo liquori, cene e altre piacevolezze. Un vero e proprio simpatico ruffiano che si è imboscato per non morire in combattimento (" sono un vero vigliacco e me ne vanto" dice). Una pellicola anticonformista per l'epoca (fece scatenare le ire dei benpensanti perché era appena uscito il kolossal retorico Il giorno più lungo). Le scene d' amore con la Andrews sono deliziose e indimenticabili. Infine nel film il motivo musicale conduttore, Emily (la protagonista), è un pezzo fantastico.
Il tenente della Marina americana Charles M. Madison (James Garner) arriva nella capitale britannica poco prima dello sbarco in Normandia al seguito dell’Ammiraglio William Jessup (Melvyn Douglas). Madison è il classico “sottopancia”, un tirapiedi il cui compito è quello di rendere la vita piacevole ai suoi superiori reperendo il miglior vettovagliamento, cioè liquori, sigarette e altri generi di conforto, tra cui anche ragazze compiacenti. Egli è un simpatico ruffiano, un praticante della vigliaccheria senza mezzi termini. Il suo motto è “se ti viene voglia di scappare al primo colpo, non provare a sparare il secondo”. Destino vuole che all’ufficiale sia assegnata come autista un’ausiliaria inglese, Emily Barham (Julie Andrews), giovane ed avvenente vedova di guerra, al contrario fermamente educata nel culto dell’eroismo e dell’abnegazione avendo patito molti lutti in famiglia (il marito e il fratello caduti in combattimento).
È ovvio che tra i due le cose non vanno per il verso giusto. La donna è anche irritata dalla tracotanza degli yankee carichi di ogni genere di conforto, ma privi dei valori etici necessari a vincere il nemico, il nazismo. Nonostante queste tensioni iniziali, a sorpresa tra Madison e Emily scoppia la scintilla della passione e la nascita di un profondo sentimento. Il loro breve idillio è interrotto quando l’ambizioso Ammiraglio Jessup ansioso di escogitare qualche trucco per rivalutare il ruolo della Marina, messa in ombra dall’Aviazione e dall’Esercito nell’imminente sbarco in Francia, ordina all’ufficiale e al suo collega tenente Bus Cummings (James Coburn) di girare un filmato sulle unità motocorazzate che saranno impiegate nella campagna di Normandia. I due uomini in divisa si trovano così per primi sulla spiaggia di Omaha, dove Madison terrorizzato dai proiettili e dalle bombe che cadono intorno a lui e fedele ai suoi “principi” inizia a fuggire a gambe levate, ma è colpito a una coscia dalla pistola di Bus furibondo per il suo comportamento da codardo. Dopo aver inciampato su di una mina che lo scaraventa lontano, il nostro “coraggioso” marinaio ferito e privo di sensi, giace inerme sulla sabbia ed è creduto morto. Jessup dispiaciuto per avergli assegnato una missione così pericolosa ritiene in ogni caso di sfruttare la tragica notizia del suo presunto decesso per enfatizzare il ruolo della Marina nello sbarco. Nel giro di breve tempo, invece, si scopre che il tenente risulta tra i feriti appena trasferiti in un ospedale inglese. Allora l’ammiraglio predispone il suo rimpatrio immediato su di un volo per Washington, dove è atteso al Congresso per ricevere tutti gli onori, ma Madison non ne vuole sapere e coerente con la sua filosofia minaccia di dire tutta la verità alla stampa. Sarà la dolce Emily che lo convincerà dell’inutilità della sua onestà in nome di tutti i soldati impegnati nella vittoria contro Hitler. Così alla fine egli accetta di diventare per il mondo un “eroe suo malgrado”.
Uscito sugli schermi dopo il kolossal “The longest day - Il giorno più lungo”, il film è interpretato dalla deliziosa Julie Andrews nella sua prima pellicola interpretata senza cantare e dal simpatico James Garner. “Tempo di guerra, tempo d’amore” è tratto dal romanzo di William Bradford Huie, uno dei più spregiudicati romanzieri, saggisti e giornalisti americani di successo, ufficiale della marina di stanza a Londra durante la seconda guerra mondiale e testimone dei rapporti tra gli yankee in divisa e le ragazze inglesi durante il periodo antecedente l’invasione sul continente delle truppe alleate. La regia brillante è di Arthur Hiller e l’autore della sceneggiatura è Paddy Chayefsky, i cui dialoghi esileranti sono da antologia. Il più riuscito è quello nel quale l’ufficiale americano ribatte i molti argomenti di cui s’alimenta la presunta superiorità degli inglesi e in genere degli europei sui “parvenu” d’oltre Oceano. Godibili le sequenze d’amore romantico tra i due protagonisti sottolineate dall’affascinante motivo musicale conduttore intitolato “Emily” firmato da Johnny Mercer e Johnny Mandel che entrerà a far parte del repertorio di cantanti e jazzisti di livello internazionale. Tempo di guerra, tempo d’amore
1964, Usa, bianco e nero. Regia di Arthur Hiller.
Con James Garner, Julie Andrews, James Coburn, Melvyn Douglas

Pierfranco Bianchetti
 
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