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Il mito di Ade

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Nel gennaio 2016 il comando Carabinieri Tutela Patrimonio culturale, Nucleo di Palermo, ha riportato in Italia una testa in terracotta che raffigura il dio Ade. Secondo il mito Ade accoglieva i defunti nel suo regno degli inferi. Fratello di Zeus e di Poseidone s’innamorò di Persefone e la rapì. La madre Demetra, dea del grano, dell’agricoltura e delle stagioni, scatenò la sua ira contro tutti. La testa è coronata da una chioma di capelli rossi e dalla barba blu. La splendida opera proviene dal sito archeologico di Morgantina da cui fu trafugata negli anni Settanta. Dopo una paziente indagine realizzata con competenza da alcuni archeologi, è stata ritrovata al Paul Getty Museum di Los Angeles. Un crescendo da spy story considerando che negli Usa erano stati ritrovati anche gli Acroliti, la cosiddetta Dea di Morgantina. Ora sono ritornati al museo di Aidone che accoglie numerose opere dell’adiacente sito di Morgantina; gli Acroliti sono stati salutati anche da milioni di visitatori all’Expo di Milano. E a loro si ricongiungerà Ade dopo il lungo viaggio di qua e di là dall’oceano. La testa è provvisoriamente esposta al Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas, fino a domenica 29 maggio, dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 19. Si può la visitare anche la mostra Nutrire Palermo.
Ingresso gratuito.

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