site map
Pubblicità network vinoclic
 
 
 
 
 

Il giornalino di Gian Burrasca

  INDICE DELLE RUBRICHE
Il giornalino di Gian Burrasca è una perla dell’umorismo ancora oggi molto cara a gran parte degli adulti italiani. Racconta la vita di Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, ragazzino indomito, terribile, ma in fondo buono, che con avventure divertenti e un po’ da marachella si difende dal mondo dei grandi.
Nel 2007 ricorreva il centenario della prima pubblicazione delle sue simpatiche avventure sul Giornalino della Domenica.

L’autore, Luigi Bertelli, all’inizio della sua carriera di giornalista e scrittore, adottò lo pseudonimo di Vamba, il nome del buffone nell’Ivanhoe di Walter Scott.
Il suo impegno satirico era contro la pedanteria, l’autoritarismo, l’ipocrisia, il convenzionalismo delle grandibarde sociali, pedagogiche e politiche.
Benché si fosse ispirato a un autore anglosassone delle molte cose che non poteva soffrire dell’Italia del suo tempo c’era la moda esterofila e in particolare anglosassone in voga allora come oggi.

Nonostante ciò lo spirito di Vamba era pervaso di inglesità, racconti con nonsense, disastri a catena alla J.K.Gerold. E lo stesso giornalino si ispirò alle memorie di un ragazzaccio inglese di cui Vamba aveva curato le illustrazioni.
Certamente inglese era la ventata rivoluzionaria portata nella letteratura dell’infanzia dagli autori inglesi.

Alla pedagogia tradizionale del tempo ispirata ai valori di un certo perbenismo, il giornalino di Gian Burrasca sostituisce la pedagogia del sorriso.
Messa sotto accusa la pedagogia famigliare repressiva calata dall’alto, dimostra che i cosiddetti educatori sono ipocriti e trasgrediscono per primi le regole che pretendono di inculcare; spesso le ire degli adulti contro Giannino sono scatenate dal danno che la sua azione porta ai loro interessi.
Gian Burrasca è un ragazzino buono, sono gli adulti che dovrebbero migliorare.
La sua evoluzione è simboleggiata dal grido W la pappa col pomodoro cui è dedicata la copertina del libro. Vamba aveva abbandonato il giornalismo per gli adulti dicendo che preferiva lavorare per i ragazzi che almeno sanno ridere che per gli uomini che non sanno fare neppure più questo.

Nel giornalino c’è l’Italietta che si può immaginare sonnolente, estiva, tranquilla; stazioncine con le fontanelle zampillanti, le galline con la chioccia, signore con l’ombrellino e signori in paglietta a passeggio per strade percorse solo da qualche carrozza, qualche trama cavalli, qualche rara scoppiettante automobile, fanciulletti che fanno correre il cerchio nei viali dei giardinetti ombrosi, i riti del vestito buono della domenica, della villeggiatura in campagna.
 
· Copertina
· RISTORANTI E VINERIE
· I VIAGGI DI RIQUADRO
· Al Cinema con Bianchetti
· Amici di Riquadro
· Riquadro verde
· APPUNTAMENTI
· riquadro è
· Capoverde a Milano
· CORSO DI SCRITTURA
· Quattro chiacchiere
· Ambasciatore delle Arti
· Cucina e vini
· Rassegne di cibi e vini