Il sole brilla tra i grattacieli di New York, ma la luce non riesce a nascondere un senso cupo di tragedia e di morte che è nell’aria anche per Andy e Hank Hanson, due fratelli molto diversi tra loro, uniti però da una situazione personale molto disastrosa.

Andy, il maggiore e il più cinico, ma anche quello apparentemente più affermato nella vita (è dirigente di una grande industria ed abita in un accogliente appartamento con la bella moglie Gina), in realtà è dedito, per sopravvivere alle ansie quotidiane, al costoso vizio della droga che si può permettere grazie all’ utilizzo indebito dei fondi della sua società, mentre Hank, il più piccolo e il più fragile, divorziato con una bambina che adora e che vorrebbe mandare a studiare in una scuola esclusiva, è continuamente assillato da richieste di denaro da parte dell’ex compagna.

E’ allora che Andy, anche perché incalzato da un’imminente ispezione finanziaria nella sua ditta, pensa di aver escogitato il sistema migliore per risolvere i suoi problemi e quelli di suo fratello, proponendo a Hank un colpo facile e privo di rischi: rapinare la gioielleria dei loro genitori quando in negozio vi è solamente l’anziana e sorda commessa dipendente da anni dell’azienda.

Dopo un primo momento di perplessità e di paura, Hank accetta, ma ingaggia un balordo che lavora in un bar e che si presenta all’appuntamento con il crimine armato di pistola.

Come c’insegna un vecchio proverbio ”Il diavolo fa le pentole e non i coperti”, le cose non vanno nel modo voluto ed anzi per una serie di fatalità si concluderanno nel peggiore dei modi, con i due fratelli trascinati ora dopo ora in una disperazione senza fine. A rendere anche più complicata la situazione, ci pensa Gina, che confessa al marito di tradirlo da tempo proprio con il giovane cognato, mentre Charles, il padre, seguendo il suo fiuto e la sua esperienza, sta per individuare i responsabili del sanguinoso colpo alla sua gioielleria.….

Sidney Lumet, autore tra i più osannati della vecchia generazione di Hollywood (Quel pomeriggio di un giorno da cani, Serpico ), ci racconta in questo thriller mozzafiato dal ritmo incalzante lo sbandamento etico - morale degli Hanson, una famiglia tipo della media borghesia americana, confezionando una vera e propria tragedia shakespeariana, grazie anche ad un cast d’interpreti davvero esemplare, a cominciare dall’ottimo Philip Seymour Hoffman che è Andy, attore in forte ascesa negli Usa ( La guerra di Charlie Wilson; Truman Capote – A sangue freddo), ad Ethan Hawke, nei panni del più debole Hank ( Training Day, Gattaca – La porta dell’universo), affiancati ancora da Marisa Tomei (Mio cugino Vincenzo, Terapia d’urto), nel ruolo dell’affascinante ed infedele Gina e Albert Finney, il roccioso capofamiglia ( Tom Jones, Sotto il vulcano, Eric Brokovich ), leggenda del cinema e del teatro anglosassone dal lontano 1960.

“E’ meglio arrivare in Paradiso mezz’ora prima che il diavolo si accorga che siamo morti”, ci ammonisce un vecchio adagio irlandese che il regista Lumet ha voluto come sottotitolo del suo film. Ed è quello che si augurano gli scellerati protagonisti della vicenda travolti dal loro drammatico destino.

2008. Usa. Regia di Sidney Lumet Con Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Marisa Tomei, Albert Finney

Pierfranco Bianchetti

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