Alla periferia di Auckland, Nuova Zelanda, Beth e Jack, due maori sposati da diciotto anni, vivono un momento difficile accanto ai due figli, Nig e Boogie, pericolosamente attratti dalle bande giovanili.
Jack, detto Jack La Furia, passa molto tempo al bar con gli amici tra sbronze cattive e risse, mentre Beth, nonostante la brutalità del marito che spesso la picchia selvaggiamente, è convinta di salvare il suo matrimonio, confortata dalla presenza della dolce Grace, la figlia minore di sedici anni, rifugiatasi per sopravvivere a tanto squallore, in un mondo tutto suo.

In seguito allo stupro della giovane da parte di uno zio, la situazione ormai insopportabile, si trasforma in una tragedia. Disgustata da tutto, Beth abbandona Jack chiuso nella sua ottusità, per riscoprire le sue nobili origini Maori.

Tratta dal romanzo di Alan Duff, pubblicato in Nuova Zelanda nel 1990, un vero e proprio best-seller, la pellicola, opera prima del pubblicitario Lee Tamahori, è uno sconvolgente spaccato sull’emarginazione urbana e sulla distruzione di una famiglia sottoproletaria maori soffocata nei suoi valori originari dalla schiacciante preponderanza dei modelli di vita occidentali.

1994. Nuova Zelanda. Regia di Lee Tamahori.
Con Rena Owen, Temuera Morrison, Mamaengaroa Kerr-Bell
MHE
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Pierfranco Bianchetti

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