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Il maitre del Massimo D'Azeglio suggerisce piatti che cambiano giornalmente e seguendo le stagioni, basti citare: paccheri di grano con zucchine, peperoni, melanzane e caciocavallo fresco; il risotto con calamari; la zuppa di cipolle gratinate; la casseruola di baccalà in umido alla veneziana; il cosciotto di maialino steccato arrosto profumato al mirto; il filetto di manzo bardato al forno con salsa ai porcini e tartufo e tanti altri.
Giovedì si può gustare un ottimo bollito misto di tradizione piemontese, composto dai classici tagli: gallina, stinco, cotechino, noce di manzo, testina di vitello e lingua, accompagnato da verdure assortite al vapore, da salsa verde e da mostarda di Cremona, altrettanto piemontese è il classico budino di pane.
D’ispirazione orientale i bocconcini di vitello al curry e l’involtino di salmone con erbette e zenzero. Spesso viene proposto un piatto regionale, come la romanissima minestra di broccoli e razza o le orecchiette baresi con broccoli.
Numerosi piatti di pesce, dall’arrostino di rana pescatrice con salmone affumicato e zucchine alla cernia ai filetti di persico al forno.
Deliziosi gli innumerevoli dessert.
Ogni piatto viene accompagnato da un vino pregiato; la tradizione vuole che la selezione dei menu e dei vini venga curata personalmente dalla famiglia Bettoja.
Hotel Massimo D'Azeglio****
Il Ristorante
Tra ‘800 e ‘900
La Gran Carta
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