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Enoiteca Mascareta

   
La Sfida
Ecco l’ultima sfida di Mauro oste degli osti, sbicchieratore infedele, infatti non fa differenza tra rossi e bianchi. Campo Santa Maria Formosa è rallegrato dai tavolini dei caffè, le edicole, le bancarella di frutta e fiori; sembra quasi già di avvertire l’effervescenza delle bollicine che attendono un poco più avanti. Prima della Mascareta si passa davanti al babbo Mascaron; con un’occhiata dalla porta vetrina, legni e strumenti di vino anticipano all’avventore i piaceri che lo attendono. Se resiste alla tentazione e allunga ancora due passi, ecco il lampioncino illuminato che avvisa i viandanti distratti. Nella nicchia fuori dalla porta, le poltroncine di cinema sono ricovero per quanti si accorgono che il vino induce a chiacchiere e effusioni riservate. Accoglie il servente moro, tanto bello e immobile, poi un ordine e disordine controllato, libri e riviste che spuntano ovunque tra le bottiglie esposte. Alle pareti anche il poster con il Mauroritratto, copertina del libro e manifesto del suo credo; anche le elucubrazioni firmate dai vignaioli barricadieri e non barriqueri. Tutti segni, simboli, contributi del biscela (bisciolone, ricciolone, n.d.r.) che al vino non ha mai ceduto la brillante intelligenza, ma ne ha tratto solo linfa per l’allegria e stimolo alla disincantata generosità.
Il bancone e le sale
Nella prima sala stupisce il bancone, sembra una nave tra le onde, ma qui l’acqua non entra. Sono le testate di un letto con bassorilievi che illustrano draghi alati in sostegno o difesa della conchiglia. Conchiglia? ostrica? capasanta? Sul banco di marmo si mostrano delizie e pappa buona, alle spalle non mancano mai, nel fresco lavello, ostriche vere; conchiglie? Per le pietanze calde il supporto e l’aiuto alle cucine arriva dalla mano sapiente di Riccardo De Prà del Dolada di Puos d’Alpago e di Cesare Benelli del Ristorante Il Covo, a due passi da qui. Ambienti d’altri tempi, il pavimento in cotto, i tavoli di noce, ognuno a sé; così la seconda sala, un po’ più raccolta.
Sciampagneria
Tra le bottiglie stupisce la raccolta di vini da bollicine, in una libreria appoggiata allo specchio dalla forme quasi muliebri e impreziosita da fini dorature. È la Sciampagneria, 100 etichette di Sciampagna, Spumante Metodo Classico, Charmat, bollicine sur lie, vini frizzanti e frizza che ti frizza. Mauro giocoliera con due slanciati bottiglioni per mano, tra anulare e mignolo i coni affusolati di cristallo lunghi mezzo metro l’uno; stappa, versa, serve… versa, stappa, mesce. Tutto si apre, tutto si beve, tutto finisce fino all’ultima goccia. Qui si può incontrare Elogio De Nardi, grande ambasciatore della Sciampagna o assistere alla mescita del sableur, cioè la stappatura cruenta con la sciabola. Una sera fermarono il biscela in autostrada, tra Verona e Vicenza, tre del mattino, Vinitaly in corso, lo sciabolone sul sedile posteriore. I militi non credevano ai loro occhi, ma furono costretti a accettare la sua versione: “Il mio tire-buchon”.

Enoiteca Mascareta
Mauro Lorenzon
 
Enoiteca Mascareta
Calle Lunga S. Maria Formosa 5183
Venezia - (VE)
tel: 041 5230744
fax: 041 5230744
 
 
 
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