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Mandracchio<br> Per una cena da re
 

Mandracchio
Per una cena da re

   
Ecco tre giovani affiatati con familiarità e che sanno anche bisticciare se necessario; portano una ventata di freschezza nel mondo della ristorazione troppo spesso appesantita e ingessata da consorterie e associazioni di benevoli gastronomi o, peggio, condizionata dagli interessi del commercio e della pubblicità; dalla informativa noiosa, ripetitiva, dove cucina e vino si dice enogastronomia e si traduce food and wine; autoctono per significare origine, anche un matrimonio o un battesimo diventa un evento, parole al vento.

Questi tre concreti e sognatori a un tempo son diversi dai vecchi signori che si travestono da cuochi di buon tono e tutto sanno ma nulla godono; come son lontani dai cuochi giovani, ma già vecchi che tanto appaiono ma nulla cucinano e ci lasciano a bocca asciutta e mente spenta.

Su questa tavola sobria e elegante, in quest’angolo di mondo su un porto italiano marchigiano, si ha la certezza che potrebbero servire una girandola policroma di crudo o un bicchiere di rosso, un uovo all’occhio, un taleggio con le pere e sarebbe di certo, comunque, una cena da re.

(Nota del curatore )



Il ristorante

L’ambiente

Il menu

I vini

Cucina d'oggi sapori d'un tempo

I crudi

Mandracchio
Per una cena da re

- (AN)
 
 
 
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