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Note sull'Italia più bella

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L’Italia è uno dei più bei Paesi del mondo per natura, arte, architettura, artigianato e naturalmente buona cucina e vini. Chi viaggia non può che restare affascinato dall’infinità di scoperte che, momento per momento, attraggono l’attenzione. Mi ritengo fortunato perché ho la continua sensazione che, abbassando braccia e mani, raccolgo solo cose belle o buone.

Cerco con questi appunti, forse ovvi, di raccogliere consenso sui vari aspetti dell’italianità che danno lustro e garantiscono guadagni concreti, perché no, a chi opera nel mondo dell’ospitalità. Non si tratta di difendere genericamente la cultura o un mondo passato, ma al contrario di valorizzarsi nella differenza, rinnovarsi senza luoghi comuni, riscoprire le bellezze del Paese, per non distruggerle e per farle apprezzare a quanti sono disposti a pagare un giusto prezzo.

Questi commenti hanno avuto ampia diffusione grazie alle riviste Italia a Tavola, Il Corriere Vinicolo, Saison Ch che li hanno pubblicati.
Claudio Riolo

Vedi:
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Virtù cittadine e bei film promuovono il turismo

Maccheroni & C. saggio brillante sul mondo e la cultura della pasta

La spesa nel negozio sotto casa

Design italiano e un vino nella storia

Brindiamo, meglio liberi che sottomessi


Frutta e verdura? Meglio italiane!

Angolo di vino, Roma


Cibarya, Senigallia


Street food e free waterfront, l'inglese contro la ristorazione.

Nella foto, due giovani borghesi emigrati nel nord Italia negli anni ‘20. L’una della buona società di Bucarest, l’altro siciliano fascista e gran lavoratore, si comprendevano grazie ai rispettivi idiomi neolatini. Malgrado le difficoltà, vissero in Italia felici e contenti.
 
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