Prosperosa fu l’epoca medioevale quando a Campofilone venne edificata una ricca abbazia in onore di San Bartolomeo, in stile romanico a due navate.
Fu ricostruita a metà dell’Ottocento da Papa Benedetto XII e ancora oggi conserva la struttura a croce greca con tre navate in stile neoclassico, affreschi del Fontana e decori del suo allievo Achilli.

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Il Maccheroncino

Ma Campofilone è nota soprattutto per il Maccheroncino, esportato e conosciuto in tutto il mondo; nel primo fine settimana di agosto, da quasi 50 anni, si tiene l’affollata Sagra che lo celebra.

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Il Borgo di Campofilone

Campofilone è un borgo del Piceno costituito da tre valli parallele e tre crinali: a nord la valle dell’Aso, crinale del capoluogo, poi il fosso di Campofilone e il crinale centrale, quindi infine Rio canale e crinale sud.
A soli tre km dal mare Adriatico, ha una spiaggia in parte libera.

Alcuni reperti archeologici testimoniano la presenza dell’uomo fin dall’epoca picena e successivamente, con le campagne militari il territorio divenne ager romanus; lo testimoniano due cisterne, frammenti di pavimento a spina di pesce, anfore, etc.

Questi reperti appartenevano ad una villa di un signore ex proprietario di officine fulloniche, cioè di lavanderie, e da qui deriva il nome di campus fullonis cioè campo del lavandaio.
(Loredana Bonanni)

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