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Il Mercato Bio di Terraviva

Via Fisichelli 63 - 95037 San Giovanni la Punta (Catania)

Un angolo di orgoglioso sogno di salvezza nella piana di Catania ai piedi dell’Etna (imbiancata in questo inizio dicembrino). L’associazione TerraViva ha sede nella Casa Famiglia con cui scambia servizi sociali, spazi abitativi e professionali producendo attività e risorse.

Nella campagna di San Giovanni La Punta si è accolti da un ampio parcheggio nel verde della campagna, decorato da palme e siepi. Il Mercato Bio si tiene ogni domenica mattina (dalle 7,30 alle 13,00) nel piazzale di Terraviva. Essenziale nella sua semplicità, offre il meglio dei frutti di stagione e garantisce lavoro giustamente retribuito agli agricoltori. Sarebbe piaciuto al gaudente anarchico Luigi Veronelli che, all’ebbrezza del buon vino naturale anteponeva la giustizia del prezzo sorgente, quello appunto che remunera il lavoro contadino. Ma qui la remunerazione è molto più preziosa. In primis possiamo apprezzare la genuinità delle produzioni agricole e artigianali.

Gli ortaggi e la frutta sono di stagione e di campo aperto, per lo più a coltivazione biologica. Si notano erbe semplici ma pur rare, dalla borragine alla portulaca, ai cavoli spigarielli alla senape (Orto San Paolo contrada Codavolpe – Catania). Stesso discorso per le farine e pasta di grani italiani come maiorca, senatore cappelli, timilia, il grano per gustose minestre (Giovani tradizioni siciliane – Catania). Anche formaggi delicati e salumi con minimi conservanti. Particolare la produzione di cesti con intrecci vegetali tradizionali o frutto di contaminazioni moderne (Silvia Onofri La Dagala). Molto apprezzata la linea cosmetica Star Dust per la cura del corpo (Katia Teri, Catania).

Nel caseggiato che delimita l'area si tengono i laboratori sociali multiculturali: del Gusto, cioè ristorante e pizzeria; Ludico con didattica e doposcuola; Natura con orto e fattoria didattica; Formazione e corsi di audiovisivi, legno, ceramica. Tutte queste attività non sono garantite da incassi certi e per comprendere come ciò sia possibile incontriamo il fondatore dell’Associazione Insieme, Giuseppe Messina che ha iniziato tanti anni fa ad accogliere i suoi simili. Potrebbe essere definito visionario per il coraggio e la fede che diffonde. Ma ha fatto di più proponendosi di aiutare quanti sono privi di autonomia come i tetraplegici, audiolesi, Down, disturbati nella psiche o con lievi ritardi mentali.

E per l’assistenza e le cure li ha affidati a persone condannate all’emarginazione sociale, agli arresti domiciliari o soggetti a pene alternative, affidi in prova, senza fissa dimora, etilisti, tossicodipendenti, ludo dipendenti, donne vittime di violenza. Ci si domanda da dove arrivino i finanziamenti, chi protegga questo angolo d’inferno- paradiso. Nulla di tutto ciò, vige la regola della provvidenza celeste, del dono spontaneo. Se chiederete a Giuseppe come fare per aiutarlo sarà la sua mano a farvi un regalo. Potrete scegliere una bolletta da pagare fra le tante. Se siete un professionista o un medico potrete dare aiuto alla comunità. Qui non si fanno buone azioni, si ricevono. Un buon segnale è il groppo alla gola che avvertite sulla strada del ritorno.

Vedi anche:

Il Ristorante di Terraviva


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