Via Principe di Scordia 13, ang. via Guardione
Anticamente la Sicilia fu prediletta da Cerere che insegnò agli uomini l’arte di arare il suolo, di spandere i semi, di tagliare le messi. I siciliani non hanno dimenticato la lezione e buona parte del suolo è coltivato a cereali secondo il sistema degli antenati. I concimi sono poco adoperati e il contadino lascia la cura del campo alla buona natura. Innumerevoli i tipi di pane che variano da provincia e località. Il pane casereccio preparato con semola rimacinata di grano duro, il pane a pasta dura con alveolo più fitto e minuto, la treccia, le scacciatine, lo sfilatino, il pane nero di Castelvetrano, il pane di Monreale. Il pane bianco di grano tenero per esempio nelle versioni parigino, scaletta o mafalda.
Il grano è segno di vita e consente di celebrare le feste religiose; segnalo le sfince di San Giuseppe, squisiti e delicati dolci con crema di ricotta.
Nella foto, Angelo Potenza con la figlia Simona