Milano, dall’inizio della sua storia, secolo dopo secolo, ha saputo mantenere il meglio delle tradizioni aggiungendo le innovazioni delle modernità che irrompevano nella società. Nel 1825 Giacomo Leopardi soggiornò a Milano per due mesi è trovò la città piccola e poco accogliente, compressa com’era entro le mura e le porte cittadine. Anche Stendhal soggiornò allora nella città e la descrisse con cura. Di quei tempi è quasi completamente sparita la ricchezza d’acqua: laghetti, darsene, Navigli, fontanili, rii, rogge, acque che trasportavano imbarcazioni e persone. Entro le mura molte zone erano coltivare e al verde si aggiungevano parchi e giardini. I viali alberati erano frequentati dal passeggio dei cavalli, delle carrozze e dei passanti. L’atmosfera tranquilla e operosa del passato si senta ancora oggi e i milanesi hanno saputo conservarne il meglio. I grandi viali, il verde, i palazzi restaurati si accompagnano agli eleganti grattacieli, le vecchie case di ringhiera, intelligentemente rinnovate, si rivelano confortevoli nidi per generazioni. Il Duomo continua ad essere il centro e il simbolo della città.
Il palazzo della Fondazione a Porta Volta
Scopri di piùLa chiesa dei Servi di Maria, sul Corso a due passi da san Babila, affascina per il colonnato che delimita tre lati della piazza; all'interno la solenne atmosfera induce alla meditazione.
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