La nascita della città di Megara Iblea costituisce uno dei momenti principali della colonizzazione greca in Occidente. Grazie alla sua particolare posizione geografica rappresenta anche il baricentro ideale del tratto di costa interno al Golfo di Augusta, compreso da Capo Santa Croce e Capo Santa Panagia (con là penisole di Thapsos e la lunga costa sabbiosa di Marina di Melilli) dove la presenza di resti archeologici è molto elevata.
Attraenti i colori della campagna e della vegetazione, accompagnati dalla vastità azzurra delle baie, Il contrasto con lo squallore degli stabilimenti petroliferi e cementiferi sembra più accettabile. In fondo meno invasivo delle colate di cemento e bitume che circondano tanti borghi e città e che hanno cancellato anche l'antica storia dell'uomo (si ricordi a titolo d'esempio la Cnca d'Oro palermitana). La speranza non muore mai.
Per avere un quadro complessivo di riferimento storico e topografico il visitatore troverà indicazioni sia all'interno dell'Antiquarium di Megara Iblea e sia lungo il percorso di visita che si snoda nell'area archeologica. Si consiglia di completare la visita ideale del sito con quella del Museo Archeologico Regionale "P. Orsi" di Siracusa dove un'intera sezione espone moltissimi reperti provenienti dagli scavi archeologici di Megara Iblea.
Melilli a 300 metri d’altezza si raggiunge da Augusta e si gode un ampio panorama su tutto il golfo.
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