piazza Trento e Trieste 9 cap 98079 Tusa (Messina)
Tipica trattoria sulla piazzetta del borgo; negli anni Ottanta era il granaio di una famiglia locale e confinava con botteghe artigiane. La sala è classica, arredata con semplicità e buon gusto, un antico pozzo s’intravede sotto il pavimento di pietra; tavoli anche nella saletta più appartata o nella fascinosa mansarda. Non siamo distanti dal parco archeologico dell’antica città di Halaesa.
Vincenzo Sambataro, simpatico e cordiale, sta in sala affidando la cucina alle doti culinarie della moglie Marinella. Ora sono affiancati dalla giovane generazione: Alessandra Sambataro, in sala, e Marco Di Francesca, in cucina, sono i simpatici e giovani sposi che accolgono gli ospiti. Chi arriva in questo borgo di campagna dal panorama stupendo ritrova i frutti della ricca campagna e montagna siciliana. L'ambiente è simpatico, i sapori genuini con intelligenti innovazioni.
Gli ospiti beneficiano di un menu che chiameremmo teatrale; Vincenzo, mentre serve in tavola una quantità inimmaginabile di leccornie, racconta e promuove le specialità siciliane, con entusiasmo e competenza.
Il menu punta soprattutto sugli ortaggi locali serviti per antipasto e segnalo, solo a titolo d’esempio, i carciofi nell’aceto, fave, peperoni, cipolle, piselli, zucca rossa, asparagi, cicorietta di campo; si aggiungono squisiti formaggi, dal caciocavallo al pecorino al primo sale alla ricotta e ortaggi che si ammorbidiscono con l’olio extra vergine di oliva franto nell’azienda Sambataro di famiglia nella valle dell’Alesa; tutto quello che si porta in tavola proviene dall’azienda agricola di famiglia.
Piatti di genuina cucina tradizionale basata sulle specialità di campagna e gli usi di casa, dal fornello alle cotture; trionfo di paste che la cuoca perfeziona in padella con i condimenti di casa.
L’esperta cuoca ha molta cura delle preparazioni e possiamo notare, dalle foto, una tecnica da manuale professionale. Prepara il condimento al momento con cottura veloce che non altera i sapori delicati. Non rigira la pasta nell’acqua bollente per non ammassarla, ma sa riconoscere il giusto punto di cottura; con un forchettone la scola delicatamente (non il colapasta); manteca la pasta nella padella del condimento con delicata perizia. Alla sera anche fragranti pizze.