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Bosco mio a Senigallia. La natura ci cura

Senigallia è una deliziosa cittadina sul litorale marchigiano a nord di Ancona, là dove le colline di Castelli di Jesi si spianano per incontrare il mare. Le Marche hanno una consolidata tradizione agricola, i boschi la saldano alle regioni circostanti, Umbria Abruzzo e Romagna. Da qualche anno i cittadini hanno creato un nuovo bosco, lungo la strada delle Saline e lo hanno chiamato Bosco mio. La natura intatta ospita una gran varietà di piccoli animali.

Bosco Mio nasce a Senigallia (Ancona) nel 1995 (delibera comunale) e si estende per un’area di due ettari, lungo la strada delle Saline con una caratteristica forma ad U rivolta verso il mare. La parte concava della U è occupata da un terreno privato. Molti alberi sono stati piantati dai cittadini per festeggiare una nascita. Questi ragazzi potrebbero ora tornare nel bosco e riconoscere le piante che hanno celebrato il loro ingresso nella vita. Nel 2010 Bosco Mio è diventato oasi di protezione della piccola fauna con delibera regionale, comunale, Forestalp, Centro Ed. Ambientale (Cea) Bettino Padovano e studio naturalistico Diatomea. Nel 2019 L’Associazione Sena Nova che promuove Mari Puliti, Bandiera Blu, Eco School, Sentinelle dell’acqua Giornata della Terra, Giornata dell’Acqua, - in collaborazione con le scuole di Senigallia, Regione, Comune, Caritas, Il Seme hanno deciso di valorizzare questo bosco urbano attraverso il progetto intitolato TERRE PLURALI, con visite, laboratori, iniziative, lezioni.

Il bosco è l’ambiente più diffuso in Italia, più dei campi coltivati. Il bosco è un sistema vivente molto complesso che può fornire agli uomini benefici materiali e mmateriali. Nel territorio di Senigallia vi era un olmo monumentale citato dallo studioso corinaldese Cimarelli quando descrive la Selva Bodiana alla confluenza tra Nevola e Misa. Era l’Olmo Bello, olmo di Lando, vissuto per oltre 400 anni, con 28 metri di d’altezza m, 35 metri di diametro, 110 metri di circonferenza. Cento persone potevano raggrupparsi sotto la chioma.

Il bosco è l’ambiente più diffuso in Italia, più dei campi coltivati. Il bosco è un sistema vivente molto complesso che può fornire agli uomini benefici materiali e immateriali. Gli alberi catturano anidride carbonica e restituiscono ossigeno grazie alla fotosintesi clorofilliana. Il bosco mitiga le escursioni termiche, frena la velocità del vento, e accresce l’umidità atmosferica. Facilita la vita di molte specie, garantisce la biodiversità. Accumula energia solare e la restituisce all’ambiente.
I sensi dell’uomo sono beneficiati: si vede la bellezza, se ne ascoltano le voci, si toccano foglie ed erba, si annusano profumi, si gustano i sapori della bacche, dei frutti, di bosco erbe aromatiche. Benefici immateriali grazie al rilassamento dello spirito, alla pace con sè egli altri

Nel Bosco Mio vivono numerosi animali uccelli e piccoli mammiferi: l’elegante upupa, il vivace toporagno, il notturno riccio; negli stagni il rospo e il rospo smeraldino, la rana verde, la raganella; le bisce non velenose, natrice dal collare e biacco; il combattivo ramarro e la lucertola campestre.
Ecco infine le presenze più autorevoli del Bosco Mio: gli alberi. Acacia, acero, ciliegio selvatico, cipresso, frassino, leccio, ligustro, melo selvatico, nocciolo, olmo, pero selvatico, pino d’Aleppo, pioppo, quercia, tiglio.

Nel Bosco Mio vivono anche le api come racconta il video. (vedi il bosco e il miele)



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