Sant’Angelo di Brolo è un tranquillo, borgo di campagna nel boscoso Parco Naturale dei monti Nebrodi: non lontano dal mare Tirreno, tra Capo d’Orlando e .Milazzo. Tutti i presupposti per amare la vita all’aria aperta, i frutti della civiltà contadina. Maria Princiotto, del paese natale, ricorda l’orto con i pomodori, gli alberi con ciliegie e pesche; in famiglia non compravano ortaggi e frutta. Fin da ragazza fu presa dalla passione per la cucina che esprimeva con pranzetti per gli amici. Dai primi lavori come lavapiatti, passò ai fornelli, quindi al Bagatto di Milazzo, allo Stocco e al ristorante pescheria Caravello.
Con strategiche turnazioni riesce a seguire i menu dei tre ristoranti e alla domenica cucina ancora per amici. Ha conservato le abitudini della mamma che preparava la pasta a mano, spaghetti, maccheroni, fettuccine; Maria si procurò gli strumenti adatti, per esempio il torchio per i bigoli, i garganelli, i troccoli, i rari corsetti liguri ottenuti con stampini artigianali. Chi avesse letto il libro Maccheroni & C. del letterato Giuseppe Prezzolini può immaginare quanto gli sarebbe piaciute queste paste.
Con orgoglio, questa donna schiva, due figlie, crede nella superiorità del pianeta e si affida alle cure naturali, nella vita all’aria aperta, ma si ritrova 12 ore in cucina. può vantare un proprio originale menu basato sulle varietà della cucina regionale italiana a forte tendenza della tipicità siciliana.
A pieno titolo potrebbe partecipare e vincere un ipotetico premio Cuoca d'Italia.