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Splendor Liturgiae - I contenuti

Gli autori Antonella Campisi e Vincenzo Campo descrivono la lunga ricerca sul patrimonio artistico iniziata da studenti universitari iniziata alla Facoltà di Lettere nel ‘90/’91 e successivamente per la tesi Le arti decorative nelle Chiese di Giuliana (‘92/’93).
Sottolineano che era passato poco tempo da quando esploravano da studenti liceali le chiese, chiuse dopo il terremoto del ’68 cercando di salvare il salvabile. Con la pubblicazione del libro dopo 25 anni realizzano un museo virtuale di carattere divulgativo e rivolto a tutti.

(Vengono in mente altri studenti che da tutto il mondo accorsero a Firenze dopo l’alluvione dello stesso anno (Claudio Riolo)

Vincenzo Campo descrive con ampia dote di 80 fotografie - che a noi paiono parlanti - le nove Chiese di Giuliana, le ex Chiese (per lo più vendute per costruire la Chiesa Madre), le Confraternite.
Fonti battesimali, portali, prospetti e interni, statue lignee e marmoree, dipinti, stucchi, crocefissi, maioliche. Pubblicate in questa sequenza ravvicinata sono suggestive.

Quindi Antonella Campisi racconta Le suppellettili liturgiche d’argento e i parati sacri, un’infinità d’oggetti artistici che ci riportano alla storia e all’arte di secoli. Gli argenti sono 55 tra pissidi, calici, turiboli, ostensori, navicelle porta incenso, corone solo per citarne alcune.
Sono 14 le foto dei parati sacri; i fili d’oro e d’argento, le sete policrome, i laminati d’oro, i fiori e i colori, la tessitura accurata donano a ogni pianeta, paliotto, dalmatica (indossata dai diaconi) e piviale, l’unicità dell’opera d’arte. Pur esse esposte alle insidie del tempo.

Segnalo la breve storia delle lavorazioni dell’argento, delle maestranze, degli orafi e argentieri in provincia di Palermo, tra il ‘300 e l’800. Si aggiungono le descrizioni delle antiche tecniche ancor oggi utilizzate in alcune botteghe artigiane. Il linguaggio dei nostri autori, collaudati insegnanti, è sempre piano e chiaro.

Lo splendido volume/catalogo termine con una completa bibliografia e l’indice

Nota del redattore dell’articolo. Ringrazio gli autori del libro che ho riassunto senza alcun merito. (C.R.)



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