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Strada dei sogni, inaugurazione da Obicà

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Tavoli affiancati per garantire la distanza di un metro tra i commensali, rispettando le norme sanitarie appena emanate a marzo 2020: questa sala ha accolto 32 persone riunite per confermare l’inaugurazione della Strada dei sogni. Al ristorante Obicà di Palermo nella storica Rinascente: due marchi presenti nelle più belle città del mondo. Torniamo alla nostra strada, un percorso che esiste da centinaia d’anni e collega Palermo a Catania, via per i monti. La Strada dei Sogni nella modernità ha perso utilità e interesse. L’abbiamo riscoperta e raccontata nel tratto Mondello, Alia, foce del Rio Torto. Il programma fa parte di una più ampia visione intitolata ai Castelli di Palermo collegati da strade di montagna fra prati e boschi, spesso ricchi di acqua, arte e agricoltura genuina. La mappatura, l’indicazione dei luoghi più meritevoli consentiranno di orientare il viaggiatore evoluto su tutto il territorio siciliano.

L’incontro è stato particolarmente festoso e si è in parte sciolta la tensione di queste giornate di apprensione sanitaria per il virus (fra pochi giorni è previsto il confinamento totale). Anzitutto la sala è stata apparecchiata secondo le disposizioni diramate con tavoli affiancati per favorire la distanza consigliata di 1 metro fra i commensali. Alcuni assaggi sono stati serviti su un tavolone con la raccomandazione di accedere a due per volta. L’inaugurazione è stata ufficializzata da un pubblico autorevole: professionisti medici di varie specialità, archeologi e architetti responsabili della tutela ambientale e dell’arte, una famiglia di orologiai, il sindaco di una cittadina della provincia, un paio di giornalisti, i titolari delle aziende agricole e artigiane che hanno offerto gratuitamente le loro specialità di cibo e vino. Segnalo i formaggi squisiti Tripi di mucca; i pani fragranti di grano siciliano di Ottavio Guccione con la moglie Valentina, Palermo; le olive e l’olio e.v.o. di Vincenzo Sambataro, Tusa; il pregiato zafferano e le mandorle di Davide Farruggia e Calogero Costanza, Alia; i condimenti genuini del Lago Verde, Alia; gli inimitabili vini di montagna Castelluccimiano, Valledolmo.



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