“Dobbiamo crederci..!" sentenzia con passione Giancarlo Moretti Polegato.
No, non siamo a Parigi.. Troppa terra e umiltà..
Forse siamo a Ginevra, vista la fontana con zampillo circondata da bellissime rose vellutate. Però qui ginevrina not included.
Ci accoglie Manuela. Si parla di liceo classico, latino e greco in aereo e tempi che sfuggono.
Poi una bandiera del Sol Levante in onore a un gruppo di giornalisti giapponesi attentissimi ad ogni particolare.
Soprattutto al bellissimo plastico che con un semplice diorama illustra subito, a colpo d'occhio, tutte le proprietà del gruppo.
I cunicoli nelle cantine, un tempo percorsi da militari in grigioverde, ora sono popolati da bottiglie in altre tonalità di verde a ricordo che attorno ad una bottiglia di vino succede sempre qualcosa di buono.
Che dire della gagliarda moto militare Guzzi con portaordini metallico fissato sul serbatoio? Chi avrà trasportato..? Baracca..? Diaz..? Premuda..?
Giancarlo elenca le criticità positive del comparto Prosecco, numeri freschi e simpatici. Lunga vita al Prosecco. ma anche a tutti gli altri vini italiani.
" Dobbiamo crederci, aprire sempre di più le aziende vinicole alla stampa ed ai fruitori. Attuare un dialogo continuo. Solo così potremo fortificare il nostro lavoro."
Arriva anche il Millesimato. Segnalo alla sommelier Lisa, l'apprezzamento per la mancanza di sputacchiere nei tavoli di degustazione.
Villa Sandi val bene una messa .. e Parigi? Che si arrangi, per una volta tanto.
Gianni Usai, 6 giugno 2019