Seleziona un Itinerario

Negozi e Imprese

Seleziona un Luogo d'Arte

Bar - code in Melegnano

Storie senza fine

di Gianni Usai

Asyany, il custode di quel capannone a Melegnano, era un personaggio bizzarro.

Con il suo camion carico di angurie, si era trasformato in un improbabile osservatore del traffico estivo.

La scopa in testa, che ricordava le insegne di un antico pretoriano romano, era il suo modo di affermare la sua autorità, anche se nessuno sembrava prenderlo sul serio.

Mentre scrutava la strada, si grattava la pancia, un gesto che ormai era diventato un rituale.

Le sue astruse statistiche sul traffico, sempre in contraddizione con quelle ufficiali del ministero, si mescolavano all’odore dolce e fresco delle angurie. Ogni tanto, un goccio del succo di frutta scivolava giù per la sua pancia, rendendo la scena ancora più surreale. Si grattava come un macaco.

Con un urlo potente, il suo cognome rimbombava nell’aria: "Asyany!" Era un grido che sembrava voler sfidare il mondo a prendersi gioco di lui. Sbatteva la scopa sul pavimento del capannone, come se volesse richiamare l’attenzione di un qualche pubblico.

Ma il vero colpo di scena arrivò quando, dopo un pomeriggio di controlli e grattate, notò qualcosa di strano. Sulla sua pancia, il succo delle angurie aveva formato un codice a barre, perfetto e lucido. Un’idea geniale balenò nella sua mente: perché non vendere questo codice al primo supermarket aperto?

Con un sorriso malizioso, Asyany si preparò a sfruttare la sua scoperta.

Mentre si dirigeva verso il supermercato, immaginava già il suo futuro da imprenditore: un custode di capannoni che diventa un magnate del succo d’anguria.

La vita era strana, ma a Melegnano, tutto era possibile. Con buona pace di James Stewart.



Potrebbero interessarti anche questi approfondimenti: