Dopo essere entrati nella Casa del Vino di Isera (Tn) si può scendere, a destra, la scala che porta verso la cantina. Qui stagionano speck e prosciutti che potrete scegliere e personalizzare. A sinistra, un pianoforte sul quale potrebbero aver suonato sia Francesco Baracca sia il barone Rosso. Prima del bancone una macchina da scrivere vintage quasi sommersa tra le bottiglie, forse appartenuta a Joyce di rientro da Trieste.
E Luca Bini, fra gli scaffali, sempre di bottiglie.
1) Luca Bini: istantanea del Vino?
(L.B.) Molti Bianchi.. di ottima qualità. Noto nuovi ed interessanti produttori non spocchiosi e desiderosi di apprendere.
Bollicine sempre in grande spolvero. Crescita esponenziale senza freni. Rossi di gran corpo. Sono contento del premio appena ricevuto al Vinitaly dalla tenuta San Leonardo, capitanata da Carlo Guerrieri Gonzaga che è anche il presidente del nostro Consorzio Vini della Vallagarina. Una persona di quasi 80 anni, sempre sul pezzo, con grande brio e passione. Sono contento di un Presidente così presente con tutti e molto sensibile ai temi del nostro territorio.
2) L'ospitalità che offrite come sta andando?
(L.B.) Abbiamo sempre avuto due mesi difficili come Febbraio e Agosto. Quest'anno no. Quasi sempre pieni. In primis: olandesi, austriaci, svizzeri, tedeschi nonché turismo da altre nazioni. Forse dovuto al clima internazionale d'incertezza. Curiamo molto la manutenzione, i dettagli, il relax delle persone.
3)Come sta andando Sparkle? ( è il calice inventato da Luca Bini che con 7 incavi-forellini sul fondo che aiutano il perlage).
L.B. Siamo soddisfattissimi. Risultati oltre le previsioni. Tutti gli chef stellati ce lo chiedono anche nella versione in vetro soffiato. Ohio, Canada, Giappone. Siamo anche citati nell'ADI Index (Ass. Disegno Industriale). Stiamo studiando altre versioni per nuove esigenze.
Intervista di Gianni Usai ore 10.12 - Isera 9 aprile 2017 - Redatta sotto l'influsso di Diamond and Rust di Joan Baez. (forse perché la Casa del Vino è un diamante in mezzo alla ruggine).
